FORD FIESTA ..by Ignazio Boccia

ford fiesta
LE VOSTRE RECENSIONI   "Ford Fiesta: una brioche di merda"

“La Ford Fiesta è un'utilitaria dai sedili in Pan di Spagna con pezzi di agrumi e carrozzeria in cioccolata venduta sugli scaffali dei supermercati Ford-Ferrero dal 1976. Era stata progettata con il nome in codice "Bobcat" (altro strano nome di merda) e aveva visto la luce grazie al presidente della Ferrero Henry Ford II. Da 50 nomi possibili, la lista si restrinse a cinque: Bravo, Fiesta, Amigo, Strada e Pony (sembra la lista della FIAT), ma quei gran bricconi della Ford, dato che non ci vedevano più dalla fame, scelsero Fiesta in onore della loro salvatrice.
La Fiesta di prima generazione venne lanciata nel 1976 col proposito di battere la Fiat 127, la Volkswagen Polo e la Vauxhall Chevette, venendo offerta solo in carrozzeria a tre porte. Fra auto di merda come queste vince quella con maggior prestigio, e dato che la Fiat 127 era un'altra grande utilitaria che solo in Cina o in Africa avrebbe riscosso un gran successo (ahahahahah) la cara brioche vende molto, quanto la sorella maggiore Escort, dalla quale provenivano i motori, un 1.1 ed un 1.3 che se non ci vedi, non è sicuramente per la fame... Nonostante la gran linea che ricordava più una carretta sporca che un auto vera e propria, la Fiesta si caratterizzava per i bassi consumi ed il profilo aerodinamico, che le permettevano di essere una Délice a tutti gli effetti. Nel 1981 subì un restyling e debuttò la sportiva XR2 (X Rompiballe 2) con uno straordinario motore 1.6 da 82 cavalli che raggiungeva i 171 all'ora e impiegava 10.1 secondi per scassarti le palle, tanto era lenta.
Dal 1983 al 1989 ecco la terribile seconda versione, sempre più brutta, ma più tecnologica (chissà che guadagno) e si fa rivedere la XR2, stavolta con 96 cavalli. Novità: il cambio automatico e il motore a benzina senza piombo, nonché il tartarugoso Diesel da 54 cavalli ..e stavolta la Fiat ha riso, dato che stava già sperimentando il turbo diesel. Dal 1989 al 1995 ecco la Terza Serie più piccola e stavolta più bella e leggera, sempre con i soliti motori da traino 1.0 e 1.1 e la 1.4 offerta con cambio automatico CTX (Cazzuta trasmissione X senza nome). Tra le concorrenti era l' UNICA ad avere una linea moderna e tondeggiante, poi peggiorata con il Quarto Orrore del 1996. La Quarta Serie, praticamente un auto dal muso triste e "Salotto da città" sempre se in città ci entrava (rischiava di accecare i bambini con la sua bruttezza) e dalla quale deriva la Mazda 121 (Aiuto!) che nemmeno in strada arrivava, tanto faceva schifo. Ristilizzata nel 1999 la Fiesta perde qualche caloria di troppo, ma rimane la solita, lenta, schifezza mortale con i motori che si spegnevano per la noia di metterci 9.6 secondi per arrivare ai 100 all'ora. Nel 2002, la Quinta Serie, praticamente una Focus rimpicciolita e rialzata, ma sempre nutriente, per chi si accontenta. E dobbiamo ringraziare a sprangate la cara Fiesta del 2002 perché ha dato vita alla Fusion, l' UAV - alla Ford dicono "Bleah", mentre la Ferrero, stanca di vedere tali prodotti merdosi, si staccava dalla "Fusion" con la Ford.
Nel 2008 è uscita la scorfana in "Kinetic Design" come la definisce la Ford, ma più che altro sarebbe come sfottere pesantemente la Volvo, che vende le sue auto in allestimenti Kinetic. E nel 2011 la Fiesta ha mandato in pensione, nei rally, la Focus, proprio per far sguazzare la vettura nel suo habitat preferito: la merda.”

Recensione inviata da Ignazio Boccia di Cosenza

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