GURGEL XEF

GURGEL XEF

BRASILE Il Brasile è da sempre ricordato come la patria di grandi calciatori: Falcao, Pelé, Ronaldo, Zico, sono solo alcuni dei più famosi fuoriclasse ad aver indossato la casacca “verde-oro”. Un po’ meno conosciuto fu invece João Augusto Conrado do Amaral Gurgel, detto Cotechiño, centravanti di sfondamento. La sua fama (di sfondamento) è dovuta non tanto per i calci dati, ma piuttosto per quelli presi ed è inoltre l’unico atleta nazionale ad aver indossato l’esclusiva maglia “merde-oro”. Fondò nel 1969 la Gurgel Motores S.A., un’azienda nata con l’intento di realizzare auto popolari, ma che riuscì solo a realizzare auto-gol impopolari. Sopravvisse fino al 1994, anno in cui fu dichiarata bancarotta, grazie ai sovvenzionamenti statali mai restituiti e lasciando gli operai senza stipendio negli ultimi due anni di attività. Si stima che l’inadempienza accumulata da Gurgel negli anni fosse arrivata a 1,2 miliardi di dollari USA e che buona parte dei capitali sia stata da lui trasferita all’estero, negli Stati Uniti, dove la sua famiglia conduce tuttora una vita agiata. Riguardo alla personalità di Gurgel poi, la si descrive come egocentrica e sempre in cerca di adulazione. "L’orgoglio del Brasile" e "L’ Henry Ford brasiliano" erano gli appellativi preferiti da Gurgel, il terribile manager circondato solo da “signorSì” incompetenti e interessato esclusivamente al sostegno politico e giornalistico.
La XEF (1984-1986) fu una berlina in pressing totale che riuscì comunque a segnare l’ennesimo autogol di rovesciata per la Gurgel Team, grazie ad un bel gioco d’intestino. Le sue apparizioni contano poche centinaia di presenze quasi tutte con espulsione (di vomito). Il nome fu scelto casualmente dalla figlia di Gurgel quando, tornando a casa alla guida del prototipo, lo descrisse come l’auto del capo: XEF risulta essere infatti una distorta contrazione del termine Chefe = Capo, qualcuno asserì invece di aver udito sottovoce l’esclamazione - Che Schif’ - ma questa versione non fu mai confermata nonostante l’occhio nero della fanciulla il giorno seguente. Il design cercava di ricordare lo stile Mercedes-Benz degli anni ‘80, il sogno di molti brasiliani in un’epoca in cui le importazioni erano vietate. In realtà la XEF ne fu inverosimilmente l’incubo. L’insolita configurazione interna dei posti a sedere permetteva la presenza di sole tre persone (tre acrobati, considerandone lo spazio angusto), disposte tutte anteriormente: due passeggeri su panca unica e posto guida separato. Non c’era un vero e proprio bagagliaio in quanto posteriormente il motore ne prendeva lo spazio e l’accessibilità era permessa solo da uno scomodo pannello laterale sul quale trovava posto la targa. Anteriormente sotto il cofano, erano disposti la ruota di scorta e il serbatoio di benzina/alcolIn Brasile l'Alcol (etanolo) viene prodotto dalla canna da zucchero. Può essere utilizzato nelle benzine in percentuali fino al 20% senza modificare il motore o anche puro nel Motore Flex che può lavorare con entrambi i combustibili dando l'opportunità di scegliere quello più economico al momento del rifornimento., una trovata da vero capo-cannoniere... Boooom!! Come portapacchi fungeva solo una sacca elastica dietro i sedili. A causa del limitato spazio per i bagagli fu progettato originariamente un piccolo rimorchio da  agganciare alla vettura, GURGEL XEF 1981 PROTOTIPOmotivo per cui il prototipo, quando venne presentato nello stadio di São Paulo nel 1981 (entrando in produzione solo dal 1984) fu considerato come un’evoluzione della Gurgel GTA Concept (Gran Turismo Articolato) GURGEL GTAdel 1978, ma molti dei portoghesi entrati a  sbafo scavalcando la recinzione si fregarono tutti i rimorchi e incominciarono a vendere panini e birre sugli spalti.
Nel vedere le foto della XEF non provate ad aggiustare la risoluzione dello schermo, il vostro monitor è apposto... era Gurgel che lavorava con l’ iPhone. Il risultato infatti fu quello di una tre volumi ultra compressi, corta poco più di 3 mt. e con un interasse di solo 1,80 mt. Molta della meccanica fu Volkswagen, così come il 1600cc da 48Cv della VW Brasilia che permetteva 140 Km/h massimi con uno scatto da vero centravanti, 0-100 in 20 secondi, consumi da 9 Km/l in città e 14 Km/l in trasferta, cambio a 4 marce più retro-cessione. I deflettori appartenevano alla Fiat 147 (la Fiat 127 brasiliana) mentre il parabrezza era stato recuperato dalla VW Brasilia ed era montato, per contenere i costi, anche come lunotto, cosicché risultavano identici ed intercambiabili e la Casa nelle sue pubblicità ci scherzava pure: “L’unica auto nazionale col parabrezza di riserva”. Insomma tra titolari e riserve alla XEF non mancava proprio nulla, a parte un prezzo più ragionevole   (8.680.000 Cruzeiros rispetto ad una più pratica Fiat 147 da 4.100.000 Cr$ del 1984) e una linea meno irragionevole.
Pur giocando sempre in Casa, la XEF riuscì a collezionare solo sconfitte e il suo funambolo Gurgel Cotechiño"Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento" è una commedia all'italiana dei primi anni '80. Per molti è uno dei film simbolo del cinema di Alvaro Vitali. non sfondò nemmeno una rete. Generoso l’ultimo saluto dei pacifici proprietari della vettura giunti in auto sotto la sede con alcune taniche di benzina: “Un solo grido!! Suona l’Allarme!! La Gurgel in fiamme, la Gurgel in fiamme!!”.


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ANNUNCI DI MERDA: R$ 16.000 (€ 6.900)
Vendo Gurgel XeF, un bel carretto molto raro del 1984. Doppia alimentazione, benzina e calci, vetri oscurati per proteggersi dal sole e dalle figure di merda. Accetto scommesse sull’esito:  
Venduta   Rifiutata  Demolita

10.0 1.50 1.01

 

gurgel xef - VIDEO DI PRESENTAZIONE