TUCKER TORPEDO



tucker sedan

U.S.A La Tucker Torpedo sedan era la seconda auto di Batman usata prevalentemente dalla moglie per fare la spesa di tutti i giorni o accompagnare i bambini a scuola. Progettata nel 1947 da Preston Tucker, un piccolo genio incompreso americano, inventore di tecnologie avanzate e già noto alle forze dell’ordine per aver proposto nel 1938 all’esercito degli Stati Uniti un panettoneTUCKER TIGER ARMORED blindato da corsa noto come Tucker Tiger Tank armato con  mitragliatrici calibro .30 / .50 e un cannone antiaereo montato in una torretta girevole in vetro antiproiettile che sputava chicchi di uvetta al piombo a 180 km/h. La risposta del governo americano fu: “Resti in attesa per non perdere la priorità acquisita”. Nel ‘46 Tucker, dopo aver aspettato 8 anni con la cornetta del telefono in mano, incominciò a sospettare che il suo progetto fosse stato rifiutato, anche perché la guerra era già finita da un pezzo. Decise quindi di fondare la Tucker Corporation per la produzione di automobili civili con una impostazione decisamente innovativa sia sotto il profilo meccanico che del design, dell'aerodinamica e della diarrea controvento. La primaTORPEDO CONCEPT 1946 proposta indecente, fortunatamente scartata, arrivò dal designer George Lawson nel 1946, l’anno dopo Lawson fu crocifisso. Le specifiche iniziali prevedevano un motore posteriore trasversale di 9650 cc con un regime di rotazione di poco più di 1000 giri per garantire silenziosità e benessere anale, i freni con l’ernia al disco, l'alimentazione ad iniezione purgativa e soluzioni per la sicurezza attiva, passiva e contraccettiva molto avanzate per l'epoca. Il progetto era ambizioso e solo una parte di queste specifiche venne adottata. Il designer Alexander Sarantos Tremulis, che solo per il nome non avrebbe dovuto tenere neanche una matita in mano, fu ingaggiato al posto di Lawson (che non era nel frattempo resuscitato) per completare i disegni della carrozzeria, operazione conclusa in soli sei giorni. Tucker approvò il progetto chiamando la vettura "Torpedo", contrazione della frase “torno a piedi”, e presentandola come prototipo il 19 giungo 1947. La grandiosa presentazione, al cospetto di migliaia di persone, rischiò di essere disastrosa in quanto il prototipo ebbe all'ultimo minuto problemi alle sospensioni ed al motore e Tucker dovette improvvisare una danza del ventre per due ore, mentre i suoi tecnici provvedevano alle riparazioni d'emergenza. Infine venne spinta a mano sul palco e accolta dagli applausi, anche se in realtà gli stessi furono rivolti più che altro al balletto di Tucker. Sul modello finale fu sostituito il motore, il raffreddamento ad acqua, la trasmissione (ben tre volte) e il faro centrale affetto da strabismo cronico. Per ottenere una buona aerodinamica la vettura era alta solo 1524 mm. e per facilitare l'accesso le portiere avevano l'apertura che continuava fino al tetto, una volta all’interno si potevano adagiare le chiappe su una comoda panca, sotto la quale la capra campa (e caga). Il posto di guida presentava una plancia con tutti i comandi raccolti intorno al volante ed il cruscotto aveva un sensuale profilo imbottito di silicone che continuava lungo le porte. L'ampio parabrezza era diviso in due parti ed era eiettabile in caso di incidente tramite una testata del conducente sull’asse centrale, infatti nonostante fossero presenti le cinture di sicurezza, nessuno le indossava: del resto, molti non le usano nel 2009 figuriamoci nel ‘48. Caratteristico era il faro centrale girevole, collegato tramite un cavo al pistolino del conducente in modo da individuare subito una bella gnocca di passaggio. Boicottato dalle industrie automobilistiche dell'epoca, Preston Tucker non riuscì ad avviare la produzione in serie di un'auto così innovativa da poter mettere in crisi il settore automobilistico americano di quegli anni. Travolto da problemi finanziari, dovuti anche al progetto eccessivamente perverso, fu costretto al fallimento e accusato di bancarotta fraudolenta nel 1949. Delle 51 Torpedo prodotte a Chicago nel 1948 solo 47 sono sopravvissute, compreso il primo prototipo detto "Tin Goose", conservato allo Swigart Antique Auto Museum in Pennsylvania, che è la vettura "numero zero"; le altre hanno una numerazione di serie dal n. 1001 al 1051. Il 7 giugno 2009 l’esemplare n° 1041 è stato battuto all’asta per oltre 850.000 $: era stato acquistato dal vecchio proprietario nel 1970 per soli 5.000 $! Una mega speculazione economica dovuta, oltre che al numero esiguo di esemplari totali, anche al film diretto da Francis Ford Coppola nel 1988: “Tucker, Un uomo e il suo sogno” che ha ridato nuovo prestigio e notorietà allo storico modello del ‘48 . Motivo per cui sto cercando di convincere Riccardo Scamarcio a realizzare un sequel di “Ho voglia di te” in cui i protagonisti, Babi e Step, trombano su di un vecchio treruote Ape Piaggio. Il fatto che io abbia in garage un Ape del ‘48 è puramente casuale.


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”Vendo modellino della Tucker sedan in perfette condizioni con portelline apribili, rotelline girevoli e fa’ broom broom. Confezione originale. Vendo causa regalo di merda fatto da mio zio che non ha capito che ho 30 anni e non gioco più co’ sta roba..”


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