RILEY ELF / WOLSELEY HORNET



RILEY ELF

GRAN BRETAGNA La Riley Elf e la Wolseley Hornet furono il risultato di un' unica flatulenza devastatrice da cui partorirono due mini cilindri solidi di sterco con profilo e volume identici a riprova del detto "l’unione fa' la forza". Riley e Wolseley erano due prestigiose Case automobilistiche inglesi nate ad inizio secolo scorso e specializzate in auto sportive e di alta gamma che dopo diversi problemi finanziari ad inizio anni ‘50 furono assorbite dalla grande famiglia incestuosa  della British Motor Corporation: l’unico gruppo industriale al mondo che si faceva concorrenza da solo nonostante fosse riuscito a raggruppare una decina di brand con reti di vendita autonome ed indipendenti.. ma purtroppo non per volontà della BMC. Ciò influenzò MORRIS MINI MINOR 1959 anche la travagliata storia della gloriosa Mini prodotta dal 1959 ad oggi, con vari marchi e da vari costruttori, sia in Inghilterra che in altri paesi (fra cui l'Italia). Quello che forse è sfuggito a molti è che per alcuni anni ne fu proposta anche una versione 3 volumi (1961-1969) con tanto di coda e pinne, pensata per mini famiglie che avessero avuto bisogno di un bagagliaio più capiente nel quale nascondersi ed evitare così un linciaggio di massa. Le differenze tra la Riley Elf e la Wolseley Hornet erano pressoché minime e riguardavano le finiture più lussuose e la plancia in legno sulla Elf rispetto alla più economica Hornet. Lo scarabocchio stilistico deformò anche il frontale con una calandra questa volta a sviluppo verticale: l’operazione “distruggiamo un mito” era stata portata a termine. Dopo un anno dal suo lancio il motore 4 cilindri fu potenziato passando da 848 cc. (33 cv) a 948 cc. (38 cv), ma si dovrà attendere il 1964 per avere le mitiche sospensioni hydrolastic. Con l’ultima serie del 1966 le portiere non saranno più incernierate a vista e saranno montati sul cruscotto dei bocchettoni d’aria fresca preconfezionata. Gli optionals disponibili erano i pneumatici bianchi al fluoro attivo, la radio, le cinture di sicurezza, il posacenere, gli specchietti ad ala di piccione e il bloccasterzo, ma solo per i modelli da esportazione: in madrepatria sarebbe stato superfluo perché è risaputo che in Inghilterra nessuno rubi.. eventualmente prende solo in prestito (tipica freddura inglese). Dopo una produzione di circa 30.000 vetture per ciascuno dei due marchi, nel 1969 si chiuse anche questa straziante parentesi stilistica made in England della quale probabilmente si poteva fare a meno. Con la costituzione della British Leyland la piccola Mini 3 volumi fu sostituita da un’altra squilibrata erede che nonostante la soppressione della coda non venne MINI CLUBMAN 1969molto apprezzata a causa di una pessima armonizzazione tra il frontale  squadrato e la classica coda tondeggiante; era la Mini Clubman. La Riley scomparve gradualmente dagli almanacchi e fu acquistata dalla BMW che oggigiorno utilizza il marchio come fermacarte, la Wolseley invece è passata sotto la proprietà di una società cinese per la produzione di ricambi auto (deodoranti, ricariche e diffusori, spray lucida cruscotto..). Come dire.. Mal comune, mezzo gaudio.


riley elf

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”Vendo Wolseley Hornet III 1000 del 1968. Doppio colore verde speranza e verde senza speranza, completa di autoradio d’epoca con frontalino da 30 Kg. Le sospensioni sono le Hydrolastic.. quindi divertimento puro (regalo comunque due caschi antinfortunistici).”

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