dell'immediato successo della BMW 250, la piccola vetturetta prodotta su licenza della Iso Autoveicoli, la BMW provò a proporne una versione più orribile, una sorta di sorella maggiore obesa. Partendo dalla 250, fu realizzata una casseruola di tipo tubolare con capienza maggiorata, in modo da poter ospitare una panchetta posteriore adatta per altri due chef. Per quanto riguardava il retrotreno si scelse una più tradizionale soluzione con ruote non ravvicinate.
Cosa bolle in pentola?
Si scelse invece di mantenere la carrozzeria "ad uovo" che ebbe così tanto successo in quegli anni presso i ristoranti tedeschi, nonché l'accesso ai posti anteriori tramite il coperchio frontale a pressione con valvola di sicurezza. L'aumento della massa costrinse i progettisti ad avvalersi di un nuovo propulsore da 0.6 litri, sempre di origine culinaria. La pentola definitiva fu presentata nel 1957: in effetti, la BMW 600 ricordava da vicino la più piccola Isetta, solo un po' più capiente e dotata di una sola portiera posteriore sul lato destro per l'accesso ai passeggeri sulla panchetta retrostante. Motore e trazione erano posteriori: si trattava di un bicilindrico boxer raffreddato ad aria da 585 cc. alimentato tramite un carburatore ZenithZenith Carburetters fu una società inglese produttrice di carburatori. Nel corso del tempo il marchio Zenith cadde in disuso. Tra i marchi che utilizzarono Zenith ci furono MG, Jaguar E-type, Volvo, Triumph Spitfire e infine Saab negli anni '90. che arrivava ad erogare una potenza massima di 19.5 CV a 4500 giri/min con punte velocistiche di oltre 100 km/h. La trasmissione manuale era composta da 4 marce: antipasto, primo, secondo e contorno. Le sospensioni anteriori erano a ruote indipendenti, con bracci oscillanti e molle elicoidali, mentre Il retrotreno era invece ad assale rigido
Offerte promozionali
Da subito, la BMW 600 fu allestita anche in versione Export, destinata ai mercati statunitense e canadese, ma oltre oceano non riscosse molto successo: solo 4020 esemplari furono venduti in tali mercati. In realtà , le vendite della BMW 600 non fecero registrare cifre eccezionali neppure in Germania: i grossi difetti della BMW 600 furono infatti il prezzo, appena più basso di quello di un ben più grande Maggiolino, e una pessima campagna pubblicitaria condotta da Giorgio Mastrota che negli spot più che in tedesco, parlava in un milanese arcaico. In totale ne furono prodotti poco meno di 35 mila esemplari fino al 1959. Dopo appena due anni dal suo lancio il tegame a motore fu soppresso e neanche dei pacchetti promozionali con in regalo mountain bike, televisore 14” bianco e nero, ferro da stiro e grammofono mp3 riuscirono a risollevare le sorti della piccola BMW.
ANNUNCI DI MERDA: $ 21.000 (€ 16.000)
”Vendo BMW 600 del 1958 con 117000 km. Ottimo scolapasta in perfetto stato ideale per un pic-nic con la famiglia. Le gomme sono nuove così come quelle appiccicate sotto i sedili dai miei bimbi. Trasporto a mano o tramite raccomandata A/R..”
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