ISUZU VEHICROSS



ISUZU VEHICROSS

GIAPPONE L’ Isuzu VehiCross era un veicolo per attracchi lunari prodotto dal 1997 (mercato giapponese ‘97-‘99) al 2001 (mercato USA ‘99-‘01) dalla giapponese Isuzu e destinato al trasporto degli astronauti della domenica e alla raccolta di campioni di terreno, solitamente pezzi di marciapiedi. Fu ideato da un irascibile equipaggio del Sollevante, ma con la Lunastorta, guidato dal presuntuoso capitano inglese Simon Cox, cosicché i pianeti incominciarono a girare un po’ a tutti. In Europa il Vehicross, fece solo delle fugaci comparse, in Italia in particolare, ne giunsero solo pochissimi esemplari ad un prezzo di 85 milioni di Lire nel 1999. Era provvisto di un reattore 3,2L e 3,5L da 215 cv, 4 ruote motrici e 4 marce automatiche. Essenzialmente si trattava di un crossover antropomorfo a tre porte e dallo stile aggressivo, come un gorilla vanitoso con la dentiera in titanio e gli occhi a mandorla tirati. La parte inferiore del mezzo era rivestita in plastica nera mentre la parte posteriore presentava un ampio portellone con un apposito contenitore antiscippo addossato sulla parete interna per la ruota di scorta. Il fiore all'occhiello risiedeva nella notevole altezza minima da terra, pari a ben 32 centimetri, ma per salirci era preferibile l’utilizzo di un Jet-pack, incluso comunque nell’offerta spaziale.
ISUZU VEHICROSS CONCEPT L’Isuzu VehiCross fu inizialmente  presentato come concept in Giappone al “Tokyo Hotel” nel 1993 dove sarebbe dovuto essere inaugurato da un concerto Rap di un giovanissimo CapaRezza, il quale era Venuto dalla Luna per l’occasione ma non era ancora uscito Fuori dal Tunnel perché non voleva esibirsi in un posto chiamato in quel modo, e non aveva tutti i torti. Dopo aver visto il prototipo esposto, le Dimensioni del suo Caos crebbero a dismisura, così preferì tornarsene indietro a Ballare in Puglia. La concept arrivò con pochissime modifiche di progettazione sul mercato nel 1997 guadagnandosi da subito un’ottima reputazione come veicolo off-road, soprattutto per le numerose volte che andava fuori strada anche senza un’espressa volontà del conducente. Suscettibile e dispettoso, il Vehicross marciava secondo come gli girava la luna, oltre alla trasmissione automatica e il differenziale autobloccante, la trazione integrale permanente era controllata da un sofisticato computer della Microsoft con 12 sensori indipendenti che in base alla rotazione delle ruote permetteva di ripartire la potenza su quelle posizionate meglio... peccato che alcune volte andasse in crash e bisognasse resettarlo con i tasti Ctrl+Alt+Canc. Le vendite furono intenzionalmente limitate, con solo 4309 veicoli prodotti tra il 1997 e il 2001; le motivazioni sono sconosciute, ma probabilmente fanno parte del lato oscuro della Luna dove forse sono stati accatastati dagli infelici ex-proprietari previo lancio in massa. Al giorno d’oggi il Vehicross rimane comunque un oggetto misterioso ripieno di  leggende esoteriche e alcune fette di melanzane.
ISUZU VEHICROSS IN MISSION TO MARSPurtroppo della sua esistenza se ne avranno per sempre le prove, giacché  la sua consistenza fisica fu immortalata nella pellicola del film di fantascienza  Mission to Mars (2000) in cui tra l’altro gli fu praticato lo scalpo, in tal modo nessuno mai potrà avere il dubbio che fosse stato solo un brutto incubo procurato dalla parmigiana della sera prima. Per cui dormite sereni e buona digestione.


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”Vendo Isuzu VehiCross del 1999: ha subito solo un lieve danno lato guida causa tamponamento di un marziano senza patente che è poi fuggito. Per il resto funziona perfettamente. Unico problemino riuscire a sganciare il cofano dell’Ufo, ma gli ho preso la targa!”


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